
Marchio Collettivo
L’Ente Parco è titolare del Marchio Collettivo Nazionale «Qualità Partenio» depositato in data 11/11/2015 e registrato il 22/06/2017 per contraddistinguere prodotti e servizi indicati in un documento allegato al marchio.
La finalità del marchio è quella di promuovere e sostenere le produzioni/attività/servizi che sono realizzati all’interno della zona geografica identificata dal marchio stesso e che hanno come obiettivo il miglioramento della qualità alimentare, ambientale, sociale ed economica delle risorse e dei processi produttivi dell’area.




Commissione di gestione
Dal mese di ottobre 2021 l’attuale e eccellente Presidente dell’ente Parco del Partenio Franco Iovino ha nominato la Commissione di gestione per l’attribuzione del marchio collettivo «Qualità partenio» ai richiedenti.
La Commissione è coordinata dal Sindaco di Summonte dott. Giuditta, e oltre alla sottoscritta ne fanno parte il dott. Giuseppe Marinelli di Confesercenti AV, il dott. Fabio Galetta componente di CNA AV.
La sfida che ha lanciato il Presidente Iovino nell’interesse del Parco ha l’obiettivo di sostenere la promozione del territorio e dei suoi prodotti ma anche di salvaguardare il patrimonio tradizionale, le produzioni tipiche e l’artigianato locale.
Un obiettivo parallelo è quello di incentivare l’imprenditoria e l’economia locale consentendo ai consumatori una immediata identificazione dei prodotti e di aumentare il livello qualitativo dell’offerta turistica e produttiva del territorio.
Il marchio è stato proposto con l’obiettivo di contraddistinguere le produzioni di qualità e garantire l’origine e la natura di determinati prodotti, merci o servizi. E’ stato stilato un apposito regolamento al quale devono attenersi coloro che intendono ottenere la certificazione “Qualità Partenio”.
La commissione è anche il soggetto che individuerà le modalità per la verifica dei requisiti per l’utilizzo del marchio.



Soggetti che possono richiedere la concessione all’uso del marchio
Imprese agricole, forestali, agroalimentari, artigiane, imprese del commercio e del turismo in forma singola o associata, cooperative, consorzi, associazioni.
Condizioni da soddisfare:
- Devono avere sede e svolgere la propria attività all’interno dei comuni ricadenti nel Parco;
- Devono rispettare quanto previsto dal regolamento del marchio;
- Avere l’iscrizione alla Camera di Commercio e dell’Artigianato;
- Possedere la Partita Iva e/o Codice Fiscale.
Per ottenere la licenza d’uso del marchio «Qualità Partenio» occorre presentare apposita domanda corredata da una serie di documenti reperibili sul sito del Parco oppure richiedere informazioni agli indirizzi mail indicati.
Produzioni e i servizi
L’Ente Parco intende promuovere le produzioni e i servizi riconducibili ai seguenti settori:
- Agroalimentare Tipico
- Artigianato Tipico
- Settore Turistico
Che cosa è un marchio collettivo d’impresa
Per «marchio collettivo» si intende un marchio che, a differenza del marchio «individuale», contraddistingue la produzione di una molteplicità di soggetti che si sono uniti attraverso un rapporto associativo per stabilire qualità minime delle produzioni che debbono essere rispettate unitamente al regolamento d’uso di tale marchio.
Il soggetto che richiede e ottiene la registrazione del segno è diverso da chi poi, in ultima analisi, lo utilizza sul mercato.
Nel presente caso il soggetto è l’Ente Parco del Partenio.
Differenza con istituti similari
Il marchio collettivo si distingue da altri segni distintivi, seppur dotati di alcune caratteristiche comuni, in alcune caratteristiche.
Il marchio collettivo ha requisiti specifici definiti dal titolare del marchio (lavorazione, luogo di produzione, caratteristiche tecniche, etc) , mentre i marchi DOP, IGP e STG sono regolamentati da un disciplinare contenuto in un provvedimento normativo generale e possono essere utilizzati direttamente da tutti gli operatori economici in modo conforme al disciplinare di produzione.
Il regolamento d’uso del marchio collettivo è invece di fonte privatistica o comunque redatto ad hoc dal soggetto che ne chiede la registrazione che una volta ottenuta ne concede l’uso a coloro che fanno domanda.
Motivazioni della richiesta di un marchio
L’Italia in generale e la nostra Regione nello specifico, possiede un patrimonio alimentare e artigianale di ampiezza e diversità tali da renderlo unico: i prodotti che lo compongono si caratterizzano per un’originalità che affonda le radici non solo nelle differenze geografiche e climatiche, ma soprattutto nella loro storia, nei riti, nella ripetizione di processi manuali di produzione.

BIODIVERSITA’
Tra le nazioni europee, l’Italia è quella che presenta una grande biodiversità di specie, genetica e in campo alimentare.
Ogni regione ha i suoi prodotti e le sue ricette tramandate di generazione in generazione, legate alle caratteristiche del suolo, del clima e del lavoro umano.
Poiché la biodiversità alimentare non è soltanto un piacere per il palato ma anche un modo per mantenere la salute in quanto prodotti tracciati, legati alla stagionalità con caratteristiche antiossidanti e salutistiche, occorre conoscere meglio e valorizzare i prodotti tipici della nostra tradizione, meritevoli di essere salvati dall’omologazione e che rischiano di scomparire perché hanno un costo maggiore di quelli industriali.
I prodotti tipici come elementi fondanti della nostra Dieta Mediterranea
Un Prodotto è da considerare realmente Tipico solo se possiede determinati caratteri di qualità (specificità) e se soddisfa l’esistenza contemporanea dei seguenti Caratteri Distintivi
- Memoria Storica
- Localizzazione Geografica
- Qualità della Materia Prima
- Tecniche di Produzione
MEMORIA STORICA
Si intende tutto ciò che permette di ricostruire la storia del prodotto e di testimoniare la sua appartenenza alla cultura locale (Libri, riferimenti storici, ecc).
Un prodotto è quindi tipico, quando oltre a possedere gli altri 3 caratteri è frutto della storia e delle tradizioni del luogo di produzione.
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
Le condizioni ambientali in un’area geografica imprimono ad un prodotto caratteristiche non riproducibili in altri luoghi.
Esse diventano quindi fattore di primaria importanza nel determinare la sua tipicità.
QUALITA’ DELLA MATERIA PRIMA
Particolare importanza spetta alla qualità del prodotto.
A tal riguardo caratteristiche dominanti sono la razza nel caso di derivati zootecnici e la cultivar nel caso dei prodotti di derivazione più strettamente agricola, ecc.
TECNICHE DI PRODUZIONE
Questo fattore assume un valore primario per i prodotti agricoli ed in misura maggiore per i prodotti trasformati.
Riguardo i prodotti trasformati, gli strumenti utilizzati, l’abilità e l’esperienza dell’operatore, i tempi, le modalità operative, ecc. possono creare un prodotto davvero unico (es. Castagne del Prete, Provolone podolico ecc).
Preferire produzioni locali
Da quanto detto ci sono sufficienti motivazioni per preferire produzioni locali e con marchi di qualità. Riassumendo:
-La consapevolezza del legame esistente tra alimentazione e salute ha spostato la domanda verso alimenti con una forte immagine salutistica e che garantiscono la provenienza certa del prodotto;
– l’abbinamento qualità-tipicità, fattore strategico per gli operatori locali che sono coinvolti sempre più di frequente nella realizzazione di progetti di valorizzazione delle produzioni tipiche, nell’adozione di marchi collettivi e/o nell’utilizzo di sistemi di certificazione;
-Una scelta responsabile per uno stile di vita più green nel prediligere prodotti locali;
-Una qualità etica con la garanzia che i metodi di produzione sono avvenuti senza sfruttamento di manodopera sottopagata o minori;
-Supporto alle imprese locali.
Creazione di una “rete” duratura di relazioni
Network tra Enti di ricerca, Enti locali, Istituzioni, Imprese e mondo del lavoro, soggetti che dovrebbero convogliare i loro interessi verso il comune obiettivo di integrare le proprie competenze, con la finalità di promuovere il territorio e valorizzare i prodotti tipici della nostra regione.